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Pesche di Sicilia

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Descrizione

Il Pesco è una Rosacea originaria della Cina settentrionale (ove si trova allo stato selvatico) che è stata introdotta da Alessandro Magno in Italia e di qui si è diffusa in Europa e, grazie ai primi colonizzatori, in America.

 

Del Prunus persica si coltivano oggi diverse cultivar con differente caratterizzazioni. In natura le piante di Pesco comune possono raggiungere uno sviluppo di 36 metri, assumono una forma globosa ed hanno fiori ermafroditi di colore rosa che sbocciano prima della comparsa delle foglie.

 

Il frutto è una drupa di forma più o meno sferica rivestita da una fitta lanugine; esistono cultivar a epidermide glabra (nettarine o pesche-noci). Il colore della polpa è diverso a seconda della varietà, dal bianco sino al giallo intenso, e su questo carattere si basa una prima classificazione varietale. Il nocciolo può essere aderente alla polpa, oppure, come si verifica nelle cultivar «spiccagnole», facilmente staccabile.

 

Dal punto di vista del clima il Pesco sopporta bene il freddo invernale, mentre è sensibile nei confronti delle gelate primaverili tardive che possono causare danni di rilevante incidenza sull'entità della produzione. Poiché la pianta è anche piuttosto esigente in fatto di terreno, si comprende come la sua diffusione in Italia si sia avuta nelle migliori zone frutticole.

 

Le varietà si distinguono ancora a seconda dell'utilizzazione in «pesche da consumo fresco», che possono essere le comuni o standard e le nettarine, e «pesche da industria» o percoche.

 

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